Lady Gaga, la migliore popstar degli ultimi 150.000 anni

Jessica Simpson stava passeggiando ignara su un viale quando un ENORME RAMO si è staccato da una palma, precipitando pericolosamente a pochi centimetri da lei. Immediata la reazione della sua guardia del corpo, accorsa sul luogo del delitto con un ombrello per scongiurare la caduta dal cielo di altri oggetti non identificati che avrebbero potuto minare l’incolumità della cantante.
La rete parla di lei da qualche mese, ma la grande popolarità (?) è arrivata di recente. Martina Portolano (e non porta solo quello, direi) è la celebrity 2012 di Youtube. Romana ma cesenate d’adozione, con un fratello iperprotettivo che scandaglia internet alla ricerca di profili fake ed un presunto fidanzato molto geloso, Martina nasce su Netlog, il famoso social network per bimbeminkie di malaffare. Lì pubblica foto di un certo calibro (calibro mign-8) e dei video decisamente pieni di grazia:
Poi trasloca su Youtube ed è la consacrazione: i maschi la riempiono di complimenti per le scene e i costumi, le donne le invidiano le coreografie ed il fisico scultoreo.
A loro, la novella star risponde con un video lucidissimo (dopo il salto) in cui denuncia lo sfruttamento della sua immagine e si scaglia contro chi la critica e si appropria dei suoi contenuti. Martina, oltre a dimostrare grande classe nel danzare, dispone di un ricco e sobrio vocabolario che usa sapientemente declinandolo in poesia. Ad esempio, dal minuto 1:27:
Non è un “gioco di ombre”. Quella è proprio una camicia infilata dentro le mutande: un’usanza che non vedevo dai tempi dell’asilo.
Declino ogni responsabilità per lo strafalcione di ieri: a me Helen Hunt l’hanno spacciata per Jodie Foster quelli di ONTD e, a mia discolpa, posso solo dire che le due sono sempre state considerate una la look-a-like di quell’altra (anzi, più la prima della seconda che viceversa). Insomma è stato un po’ come parlare di Peter Gabriel mostrando la foto di Giorgio Faletti, solo che Jodie e Helen hanno meno barba bianca.
Che poi, voglio dire, ormai siamo arrivati a tali livelli di omologazione d’immagine che è facile confondersi. Per esempio: esiste qualcuno che vent’anni fa avrebbe potuto scambiare anche solo per un attimo Mickey Rourke per Val Kilmer?
Eppure, invece, oggi: