Saw 3 – L’enigma senza fine
Il primo Saw (l’Enigmista) era un horror non completamente riuscito, ma era anche un film in grado di compensare le voragini della sceneggiatura con un paio di colpi di scena davvero ben pensati. Se fosse finita lì, “l’Enigmista” sarebbe stato un film che poteva essere realizzato meglio, ma nel complesso discreto, senza infamia e senza lode. Di certo un’opera non memorabile, ma neppure sconcertante. L’idea malsana di renderlo meritevole di 4 sequel (Saw 2 è uscito l’anno scorso, il 3 è nelle sale in questi giorni, il 4 sarà proiettato in autunno negli USA e il 5 è in fase di scripting), è un po’ difficile da spiegare, se non adducendo motivazioni meramente commerciali: qui si tenta di portare a casa il massimo rendimento con il minimo sforzo, scegliendo di spostare l’ago della bilancia da quel passabile “senza infamia e senza lode” ad un meritato “molta infamia e zero lode” spremendo tutto lo spremibile.
Saw 3 ricalca le orme del 2 (e si discosta sempre più dall’ 1) con lo stile registico del tipico director di videoclip prestato al cinema dell’orrore. Il target a cui è rivolto è indubbiamente giovanissimo: ettolitri di emoglobina, tonnellate di interiora, torture di pleonastico sadismo e squartamenti in puro stile videogame non vengono risparmiati. E sono la parte migliore del film, poiché quando la violenza grafica cala, sale invece la noia supportata dalla scontatezza dei dialoghi e dalla banalità del plot. Protagonisti del lungometraggio sono il vecchio Enigmista ormai in punto di morte, la sua discepola declassata al ruolo di infermierina tuttofare, una chirurga che si imbottisce di antidepressivi ed un padre affranto. A far da cornice a tutto ciò, la solita fabbrica abbandonata (un must per qualsiasi horror), un laboratorio pieno di inutili cianfrusaglie che neanche nel capanno degli attrezzi di Unabomber, inquadrature sfocate, buio incomprensibile, colori virati chimicamente che fanno molto “Film per tinègger“, le solite urla, scricchiolii e cigolii in dolby surround che spaventano più i timpani che il cervello, e poco altro, tra cui un uso estenuante del flashback, con il quale il regista tenta a fatica di tenere incollati i cocci della trama tra se stessa e quelle degli episodi precedenti.
Il finale, seppur non sia particolarmente malfatto, risulta parecchio artificioso ed è un inverecondo apripista per il capitolo successivo. Trattasi di una pura narrazione “vocale” destinata allo spettatore: in un buon film ciò dovrebbe accadere “automaticamente”, grazie a quello che le immagini riescono a raccontare, e senza la necessità che il protagonista si improvvisi narratore a due minuti dalla fine solo per tentare di dare un senso alle scene che per due ore si sono susseguite a casaccio sullo schermo.
Tutto sommato non ci troviamo di fronte ad un film pessimo, ma a qualcosa di trito, ritrito e stratrito, di cui non si sentiva il bisogno, e in cui le varie componenti sono mal bilanciate. Meno splatter e più coerenza avrebbe giovato. Consigliato a: nessuno tranne a quelli che “Ozpetek, Scamarcio, Ficarra/Picone e pellicole italiane in genere: non mi avrete mai vivo“.
l’ho visto il 9/03.. la violenza delle torture è aumentata in maniera esponenziale dal primo capitolo al terzo…
cmq andrò a vedere il quarto 🙂
tanto sangue e budella ma poche idee, purtroppo…
se proprio devo vedere sangue&splatter,almeno che sia tecno-epico-grafico come 300!!Boss,è un film bellissimo…. e poi i maschi escono gasati a mille,pronti agli eroismi più impensati(tipo accompagnarti a far spese all’outlet…)!!
P.S.:il vero horror,quello da cui fai veramente fatica a riprenderti?Le puntate di report in cui si parla di TFR,precariato,sanità ecc…
ancora non lo vedo
Ho visto ttt le puntate di QST film e nn mi è piaciuto x nnt!… nn è affatto Horroh(almeno xme)..
Blah!!!!!!! 😆
ho visto questo film mesi fa ma sinceramente nn ho voglia di rivederlo, apparte per le schifezze che si fanno vedere che dal 1 al 3 film peggiorano precipitosamente, poi è anche la storia che nn coinvolge più insomma…nn sapevano più che inventarsi!!è stata 1 cosa un pò arrangiata
Cosa dire di un film che somiglia più ad una pajata alla romana che ad un opera cinematografica? Cosa dire di dialoghi scritti da un uomo sicuramente ubriaco e molto represso? Cosa dire di una regia demente? Cosa dire di questo film? Meglio non dire…
whitman : concordo con te! meglio non dire.
a me è piaciuto 1 kasino…ank se nn è un horror xò è stato divertente…quel film io lo amo…boh forse xk ho 12 anni…
Ma chi è che ha scritto quei commenti sul film? sono rimasto esterrefatto nel leggere che il film non è un grnahcè. E’ uno spettacolo, e non può non esserlo agli occhi di tutti!!! Poi che significa solita fabbrica abbandonata, dove vuoi che si girino le scene scusa! Un posto devono pur sceglierlo ed è stato ottimo, ha saputo evidenziare la mente psicopatica dell’enigmista, tutte quelle cianfrusaglie che dici. E i flashback, fondamentali, ti fanno capire gli inspiegabili modi nei quali saw è riuscito ad architettare tutto! film che sfiora la perfezione, complimenti al regista pieno di idee! E’ un piacere vedere film di questo genere che continuano a sfornare capitoli… Scusate ma devo fare una citazione anche Per io sono leggenda……. Film mitologico, bravo smith!